Scuola secondaria di I grado

Tutti i percorsi proposti alle scuole possono essere modificati per essere portati in classe o svolti a distanza.

CHI ERA ARPAD WEISZ?
La persecuzione antiebraica in Italia attraverso la storia dell'allenatore ebreo del Bologna calcio

Arpad Weisz era un grande allenatore di calcio. A Bologna era riuscito a fare quello che nessun allenatore aveva mai fatto: vincere due scudetti e una coppa dell’Expo, a Parigi, contro l’Inghilterra.
Ma Arpad Weisz era anche ebreo, un ebreo ungherese e quando in Italia vennero emanate le leggi contro gli ebrei neanche lui, così famoso e ammirato, fu risparmiato. Venne allontanato e per quasi sessant’anni il suo destino venne ignorato e la sua storia dimenticata.
Attraverso la ricostruzione della vita di Arpad Weisz ripercorriamo la storia della persecuzione antiebraica in Italia.

È possibile trasformare questa percorso in una uscita didattica attraverso le strade della città a partire dalla Certosa, per poi spostarsi allo stadio 'Dall'Ara' fino alle scuole 'Bombicci'.

MIO CUGINO HA LA KIPPAH E DUE FRIGORIFERI
Viaggio alla scoperta della cultura ebraica

Come si chiama quello strano cappellino che indossano gli ebrei? Perché in cucina hanno due frigoriferi? E perché riposano il sabato?
La visita guidata alla collezione permanente del MEB come spunto per un viaggio alla scoperta della cultura ebraica, un’occasione per conoscere le tradizioni, le feste, i rituali della parte ebraica della società italiana, per indagare somiglianze e differenze, per capire l’origine e smontare certi pregiudizi che ancora resistono.


È PRESA LA DECISIONE DI ESPATRIARE
Storia di una famiglia ebraica tra persecuzione e dopoguerra

Nel novembre 1943, Attilio Sinigaglia, con la moglie Lina e i figli Elena e Giorgio, passa illegalmente il confine tra l’Italia fascista e la neutrale Svizzera.

La loro unica colpa è quella di essere nati ebrei e nel nostro Paese, nelle nostre città gli ebrei sono da anni perseguitati nei loro diritti e ora nelle loro vite.

Grazie a fotografie, documenti e testimonianze ripercorriamo la storia di questa famiglia che non avremmo difficoltà a definire “normale”, e, attraverso questa, anche le tappe della persecuzione antiebraica in Italia.

LA FAMIGLIA RIMINI
Storie di emigrazione, deportazioni, fughe e solidarietà

Enrico, Lucia, Nella e Giuseppe sono i figli di Cesare Rimini e Olimpia Cantoni. Quella dei Rimini è una famiglia ebraica bene integrata nella società italiana degli anni Trenta del Novecento. Enrico è un brillante avvocato a Milano; Lucia e il marito Renzo commerciano in prodotti alimentari in Austria; Nella ha seguito il marito Enzo a Ferrara dove hanno una cartoleria; Giuseppe è rimasto a Mantova a gestire l’attività commerciale della famiglia. Con le leggi razziali prima e l’8 settembre poi le loro vite vengono stravolte e e i fratelli Rimini sono trascinati in destini diversi fatti di emigrazione, deportazioni, fughe e solidarietà

ITALIA: TERRA DI GIUSTI FRA LE NAZIONI
Il coraggio di scegliere il bene possibile

La storia della Shoah ci dà la possibilità di ragionare e confrontarci sul concetto di responsabilità individuale. Uno dei modi per farlo è quello di analizzare, senza alcuna volontà di giudicare, ma semplicemente con l’intento di conoscere, le storie di alcuni uomini e alcune donne, diversi per educazione, età o estrazione sociale, che negli anni Quaranta vissero sotto il regime fascista e l'occupazione nazista e che, davanti alla barbarie della dittatura, ebbero il coraggio di scegliere di compiere “il bene possibile”. Queste persone sono state riconosciute Giuste tra le Nazioni e sono per noi un esempio, fonte di speranza e di conforto.


LA CASA DELLA VITA
Visita guidata al cimitero ebraico di Bologna

Il cimitero ebraico di Bologna, attualmente in uso, seppur separato da un muro, fa parte di quello della Certosa. Esso fu creato per volontà del rabbino Marco Momigliano a metà del XIX secolo, qualche anno dopo la ricostituzione della comunità ebraica di Bologna.

Attraverso le sue lapidi, il cimitero racconta la storia della sua Comunità: dall’emancipazione, alle leggi antiebraiche, alle deportazioni fino a oggi, offrendo spunti per approfondimenti e riflessioni sulla storia ebraica.


C’ERA UNA VOLTA UNA PAROCHET…
La storia a partire dagli oggetti

Tra gli oggetti della collezione del MEB, fa bella mostra di sé una parochet. Si tratta di una tenda che serve a proteggere l’armadio che, in sinagoga, ospita il sefer Torah. È arrivata al MEB nel 2014 e proviene da Castiglione dei Pepoli. Ma come è arrivata lì? La storia di quest’oggetto è allo stesso tempo la storia di un’indagine storica, di due nuclei famigliari che a Castiglione dei Pepoli cercarono rifugio durante la guerra e di un esercito composto da uomini che hanno attraversato il mondo per venire a combattere e a morire per liberare l’Italia dalla dittatura fascista e dall’occupazione nazista.


4000 ANNI DI STORIA IN UN RACCONTO ITINERANTE
Visita guidata al museo ebraico di Bologna

La mostra permanente del MEB permette di fare un viaggio nella storia e nella cultura ebraica lungo 4000 anni. Dalla storia narrata nella Bibbia fino a quella dei giorni nostri, passando per le diaspore antiche, la distruzione del Tempio di Salomone, la diaspora europea, i ghetti, l’emancipazione, la Shoah e la nascita dello Stato di Israele, osservando al contempo gli oggetti della ritualità ebraica e con un focus sulla storia bolognese.

Quale mostra temporanea è al momento visibile al MEB?
Scrivici a didattica@museoebraicobo.it per scoprirlo
e per sapere se è un percorso adatto alla tua classe

Per informazioni e prenotazioni: Francesca Panozzo
e-mail: didattica@museoebraicobo.it
tel 349 5480585 anche via whatsapp

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ultima modifica 2024-09-26T23:28:13+02:00
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