Guida ai Luoghi Ebraici di Bologna
La Guida ai luoghi ebraici di Bologna è uno strumento utile sia per il turista o il curioso sia per il pubblico del MEB: permette loro di conoscere i luoghi antichi, i monumenti e le principali tappe della presenza e della storia passata e presente degli ebrei a Bologna (l' ex-ghetto, Palazzo Bocchi, le lapidi ebraiche del Museo Civico Medievale, la Sinagoga, Casa Sforno, il cimitero ebraico e alcune zone dell'antico antico insediamento).
La guida, a cura di Franco Bonilauri e Vincenza Maugeri, con fotografie di Franco Bonilauri, è stata realizzata sia in versione italiana sia in quella inglese, per venire incontro alle esigenze del sempre maggior numero di visitatori stranieri in città.
La presenza ebraica a Bologna è documentata per poco meno di duecentocinquanta anni, che intercorrono dalla prima attestazione storica rilevabile dalle fonti documentarie (1353) fino alla definitiva cacciata nel 1593. Gli ebrei ritornarono a Bologna prima con l'emancipazione napoleonica (1796) poi, definitivamente, con l'Unità d'Italia (1860). Rispetto ad altre città italiane ed emiliano-romagnole, gli ebrei sono rimasti a Bologna per un tempo relativamente breve. Un tempo sufficiente, tuttavia, a lasciare tracce indelebili della loro presenza, della loro storia, ma soprattutto della loro apporto fondamentale alla vita culturale, civile e sociale del città, ampiamente documentato da materiali librari e documentari del tempo, conservati nelle principali istituzioni cittadine. Le testimonianze lasciate, per valore e importanza storica, artistica e documentaria, sono tra le più rilevanti non solo in Italia ma, per alcuni aspetti, anche in Europa. Basti pensare alle lapidi cimiteriali del Museo Civico Medievale e alla scritta ebraica cinquecentesca che corre sullo zoccolo di Palazzo Bocchi, in via Marsala.
Queste testimonianze, tutte ancora ben visibili in Bologna, rappresentano un percorso di visita da integrare a quello storico-culturale presente all'interno del Museo Ebraico.