Il patrimonio ebraico dell'Emilia-Romagna. Calendario incontri formativi
Giovedì 9 ottobre, ore 15-17
“Il patrimonio ebraico dell'Emilia-Romagna. Un incontro per orientarsi” - relatrice Francesca Panozzo (MEB)
In presenza (c/o il Museo Ebraico di Bologna, via Valdonica 1/5) e online, prevista la registrazione.
Link all’evento online:
https://us06web.zoom.us/j/82322688636?pwd=UHDDewxyLKSnSn2mijvKz6GnfhywNQ.1
ID riunione: 823 2268 8636
Codice d’accesso: 758189
--------------------------
Lunedì 27 ottobre, ore 14-16
“I frammenti di manoscritti ebraici e il fondo dell’Amministrazione dei beni ebraici” – relatori: Massimo Giansante, Alberto Stignani, Diana Tura.
In presenza (c/o l’Archivio di Stato di Bologna, Piazza de’ Celestini, 4) e/o online
-------------------------
Luoghi, date e orari di novembre da definire
Percorsi 1 e 2: due percorsi di trekking urbano “La storia raccontata dalla città”:
“Il fiume racconta”; seguendo l’antico corso del fiume Panaro che fino alla fine dell’800 scorreva per le vie del paese, si racconta brevemente la storia di Finale Emilia, focalizzandosi poi sulla presenza ebraica dal 1541. Il percorso toccherà le vie che facevano parte del vecchio ghetto e, attraverso l’uso di fotografie e mappe antiche, si darà al visitatore la possibilità di immergersi nella storia del luogo.
“Le vie dei Giusti”: visita guidata per le strade di Finale Emilia, che Alma Finalis APS offre in occasione della Giornata dei Giusti. Le storie dei “salvatori” ovvero coloro che misero a repentaglio la propria vita per aiutare, e quelle dei “salvati” ovvero gli ebrei che, stranieri, che vennero nascosti e portati in salvo dai finalesi, si intrecciano nuovamente davanti alle abitazioni che sono state teatro di queste storie di salvezza.
Percorso 3: “I documenti raccontano storie” – i documenti storici sono certamente fonti importantissime per la ricostruzione della storia di un luogo e di un periodo, ma, allo stesso tempo, uniti alla memoria e alle storie familiari danno la possibilità di conoscere aspetti più familiari e intimi, proiettando il visitatore in una dimensione più umana ed empatica.
Attraverso la testimonianza di Anna Loi, guida del Memoriale della Shoah di Milano e socia di Alma Finalis, si potrà conoscere la storia dell’unica vittima finalese della deportazione: Ada Osima.
------------------------
Giovedì 13 novembre, ore 15-16:30
“Ritualità e feste ebraiche – prima parte” – relatrice Francesca Panozzo (MEB)
In presenza (c/o il Museo Ebraico di Bologna, via Valdonica 1/5) e/o online, prevista la registrazione.
Link all’evento on line:
https://us06web.zoom.us/j/88592980415?pwd=B0k48vaJl2oLVmn4Pmspl46I0BTuQv.1
ID riunione: 885 9298 0415
Codice d’accesso: 379324
------------------------
Lunedì 17 novembre
ore 14-16: “Carteggio amministrativo, cronache cittadine, gridari, leggi e stampe contenenti notizie sui rapporti della comunità ebraica con i duchi estensi e la comunità modenese (secc. XV-XIX)” relatrice Margherita Beggi (Archimedia srl) con introduzione di Gabriella Roganti (Archivio Storico del Comune di Modena);
ore 16-18:
“La città e le voci. Patrimonio immateriale, percorsi di ricerca, public history e didattica” – relatrici Giulia Dodi e Francesca Negri (Istituto Storico di Modena)
Trekking urbani online
https://rivoluzioni.modena900.it/appuntamenti/integrazione-e-discriminazione-i-luoghi-della-storia-ebraica-a-modena/
Utilizzo delle fonti orali: storici e testimoni
https://unasurrealenormalita.it/
----------------------------
Martedì 18 novembre, ore 15-16:30
Modalità online.
“Le carte della Prefettura di Ravenna sulla persecuzione degli ebrei, gli arresti, le confische dei beni e la restituzione nel dopoguerra (1938-1946)” – relatore Fabio Lelli (Archivio di Stato di Ravenna e Università di Bologna).
A partire dall’emanazione delle leggi razziali gli ebrei furono censiti, le loro proprietà confiscate e le loro libertà negate. La Prefettura, in quanto rappresentante del Governo, era l’ufficio incaricato di svolgere questi compiti e nelle sue carte ritroviamo le testimonianze di questo drammatico periodo storico. I documenti vengono presentati lungo due direttrici fondamentali: la politica del fascismo sulla razza e gli effetti delle leggi razziali sui cittadini.
---------------------------
Giovedì 20 novembre, ore 15-16:30
“Ritualità e feste ebraiche – seconda parte” – relatrice Francesca Panozzo (MEB)
In presenza (c/o il Museo Ebraico di Bologna, via Valdonica 1/5) e/o online, prevista la registrazione.
Link all’evento on line:
https://us06web.zoom.us/j/87980396215?pwd=cYwawDK0xKXWQOCu1gUbXFFhf92ri1.1
ID riunione: 879 8039 6215
Codice d’accesso: 201456
----------------------------
Lunedì 24 novembre, ore 15-17
Modalità online
“Il museo va in città” (MEIS di Ferrara)
Intervento dedicato ai progetti educativi e culturali del MEIS che valorizzano il rapporto tra museo e città: visite guidate tematiche; iniziative per ampio pubblico come l'Arena Estiva e la proposta di attività educative per le scuole di ogni ordine e grado – relatrici: Gemma Bolognesi, Coordinatrice dei servizi educativi del MEIS; Rachel Silvera, Communication manager del MEIS.
-----------------------
Giovedì 27 novembre, ore 16-18
“Una valigia da Villa Emma. Gioco urbano attraverso i luoghi della vicenda dei ragazzi ebrei accolti a Nonantola nel 1942-43”. Incontro su “nuove” forme di coinvolgimento del pubblico (urban game, trekking urbano) – relatrice Maria Laura Marescalchi (Fondazione Villa Emma di Nonantola)
In presenza (c/o il Museo Ebraico di Bologna, via Valdonica 1/5) e online, prevista la registrazione.
----------------------------
Lunedì 1 dicembre, ore 15-17
Relatore: Andrea Zoccheddu (Istituto storico Parri di Bologna)
Sede: via Sant’Isaia 18 Bologna, Sala De Bernardi
Modalità: in presenza, con possibilità di registrare l’incontro
Incontro dedicato al racconto dell’esperienza dell’Istituto Parri di Bologna relativamente alla traduzione in chiave didattica dei temi della rete legati al Novecento: nello specifico si tratterà della genesi ed evoluzione del sistema concentrazionario nazifascista e di discriminazione razziale. Le due tematiche saranno trattate a livello contenutistico, creando un’opportuna cornice di contestualizzazione storica, ma in particolare verrà approfondita e analizzata la metodologia alla base della progettazione di due distinte attività didattiche inserite nel Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto: una lezione dialogata con alternanza di contesto storico e storytelling e un laboratorio con le fonti. Di seguito titolo e descrizione delle attività oggetto dell’incontro di formazione:
UNA MACCHINA PERFETTA: EVOLUZIONE DEL SISTEMA CONCENTRAZIONARIO NAZIFASCISTA
L’attività si pone l’obiettivo di far emergere la complessità delle dinamiche e del funzionamento della macchina concentrazionaria nazifascista. Uno storytelling iniziale permette di ricostruire il contesto storico e di rispondere ad alcune domande preliminari sull’argomento. Come si arriva alla volontà di discriminare determinate persone? Che differenza c’è tra campi di smistamento, di lavoro e di sterminio? Ci sono differenze tra Italia e Germania? L’utilizzo di fonti filmiche (Il Pianista, Roman Polański, 2002) permetterà di analizzare il processo della progressiva esclusione sociale delle categorie discriminate, dall’espropriazione dei beni alla ghettizzazione e quindi alla deportazione.
UNA RAZZA SUPERIORE? IDEOLOGIA E LEGISLAZIONE RAZZIALE
Il laboratorio con le fonti analizza le caratteristiche dell’ideologia alla base della discriminazione razziale e della relativa legislazione emanata negli anni Trenta in Germania e in Italia: non solo ebrei, ma anche Rom e Sinti, omosessuali e neri sono tra le categorie più colpite. A una breve parte introduttiva e di contestualizzazione segue una fase laboratoriale nel corso della quale la classe, suddivisa in gruppi di lavoro, accede a dossier con documenti di differente tipologia (iconografici, fotografici, scritti, orali, materiali) utilizzati per ricostruire, con la tecnica del cooperative learning, la genesi del fenomeno discriminatorio basato sulla presunta superiorità della razza ariana e la sua “giustificazione” su basi culturali e pseudo-scientifiche. L’attività si conclude con una fase di restituzione e condivisione dei contesti analizzati e ricostruiti, utilizzando metodologie di analisi e schedatura delle fonti utilizzate.
----------------------
Martedì 9 dicembre, ore 15-17
Modalità online.
“Testimonianze sulla comunità ebraica di Ravenna nel XVI secolo nelle carte degli archivi giudiziari; il progetto JHJS” – relatori: Dario Taraborrelli, Giacomo Mariani (cooperativa Hibou).
La documentazione giudiziaria, quella civile tanto quanto quella criminale, costituisce una fonte incomparabilmente ricca per lo studio delle società, del presente come del passato. Gli archivi prodotti dagli istituti preposti al controllo e alla sanzione delle relazioni tra individui e tra questi e lo Stato offrono una chiave d’accesso privilegiata per la conoscenza di quelle società del passato dei cui eventi e dei cui meccanismi ci rimangono soltanto alcune tracce.
Il progetto Jewish heritage in juridical sources (JHJS), si propone di studiare la presenza e la vita delle comunità ebraiche della Romagna attraverso la documentazione di due archivi giudiziari di età moderna, quelli conservati presso l’Archivio di Stato di Ravenna e l’Archivio storico diocesano di Imola. Il progetto ha visto lo spoglio sistematico della documentazione giudiziaria del XVI secolo nelle due sedi alla ricerca di tracce utili a illuminare la composizione e l’azione delle comunità ebraiche locali. A questo si sono aggiunte anche attività di censimento, riordino e descrizione della documentazione archivistica, utile a un’ulteriore fruizione dei fondi.
----------------------
Giovedì 11 dicembre, ore 15-16:30
“La lingua ebraica” – relatrice Francesca Panozzo (MEB)
In presenza (c/o il Museo Ebraico di Bologna, via Valdonica 1/5) e/o on line, prevista la registrazione.
Link all’evento on line:
https://us06web.zoom.us/j/89881090026?pwd=GaBbHOhVO8wPnx3xWfLkFGvGHj7oiZ.1
ID riunione: 898 8109 0026
Codice d’accesso: 713344