Gli Zamorani. Storia e storie di una famiglia ebrea
A cura di Francesca Panozzo, Caterina Quareni e Gianni Zamorani
Partiti da Zamora, la città spagnola da cui deriva il loro cognome, dopo la cacciata del 1492 ad opera dei re cattolici Ferdinando d’Aragona e Isabella di Castiglia, gli Zamorani arrivano in Italia - e precisamente a Ferrara - dove trovano un ambiente tollerante, che consente loro di prosperare ed espandersi.
Nel corso del tempo li vediamo interagire con gli avvenimenti storici anche di grande rilievo, come nel caso di Bondì, che, all’inizio dell’Ottocento, rappresenta le istanze del mondo ebraico a Parigi di fronte al nuovo governo instaurato da Napoleone.
I diversi medaglioni dei quali si compone questa mostra presentano individualità anche di spicco, che hanno lasciato un segno nel loro tempo: Amilcare, proprietario e direttore per 25 anni de “Il Resto del Carlino”, artefice del periodo forse più smagliante del quotidiano bolognese; i suoi fratelli, tra i fondatori dello Zuccherificio Agricolo Ferrarese che per lunghi anni è stato punto di riferimento per tanti lavoratori della pianura padana; Maria, una delle prime donne medico ferraresi della sua epoca; Mario, decorato con la croce al merito di guerra nel primo conflitto mondiale e Cavaliere della Corona d’Italia, e tanti altri.
Spesso gli Zamorani si intersecano, tra Otto e Novecento, con il mondo cristiano, contraendo matrimoni misti, come d’altro canto non era insolito in quel periodo, dopo l’emancipazione napoleonica, quando gli ebrei cominciano a concepirsi come parte integrante della società italiana e del suo destino come Nazione, come dimostrato anche dalla loro partecipazione convinta al Risorgimento e alla Grande Guerra. Forse anche per questo, in svariati casi, cominciano a vivere il proprio ebraismo solo in forma privata o in modo più tenue.
Le leggi razziste del 1938 intervengono brutalmente su questa come su tutte le famiglie italiane ebree sconvolgendone l’esistenza e forzandone le azioni, stroncando vite promettenti e presenze fruttuose per il tessuto sociale nel quale operavano. Si assiste così a una contrazione numerica di questa prosperosa stirpe, che riflette il generale decremento degli ebrei in Italia e in Europa a causa della persecuzione, tuttavia ancora oggi il cognome permane, segno di una presenza non ancora sopita, ed è possibile riscontrarlo anche in altre regioni italiane.
Il libro Gli Zamorani a Ferrara. Dall’editto dei re cattolici alla mia famiglia, scritto da Gianni Zamorani e testo guida di questa mostra, ricostruisce la storia e i legami parentali tra i diversi rami ancora vivi e vitali di un grande albero genealogico dalle lunghissime radici e dal futuro ancora aperto.
La versione inglese della mostra sarà accessibile online tramite QR code posizionati lungo il percorso.
con il patrocinio di:
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