ARTE del NOVECENTO. Percezione e visione dei galleristi e collezionisti ebrei
Docente | Franco Bonilauri
venerdì 18:00 -20:00 | 6 incontri
inizio | venerdì 5 novembre 2021
Sede | Sede Università Primo Levi
via Azzo Gardino, 20 A/B/C - Bologna
contributo € 70,00
Per informazioni e iscrizioni www.universitaprimolevi.it
Per lunghi secoli chi ha governato il mondo dell'arte è stato il mecenate laico o religioso e questo lo vediamo nelle chiese, nei castelli e nei palazzi.
Con la nascente borghesia ottocentesca, i rapporti cambiano e l'artista ha la necessità di un intermediario: il mercante. Il tentativo della vendita diretta di un quadro, si potrebbe far risalire al 1874 anno in cui alcuni artisti presso la galleria del famoso fotografo Felix Nadar a Parigi espongono le loro opere, che un critico d'arte, su un giornale, definì "Impressioniste".
Quello che emerse fu il rapporto sempre più stretto tra l'artista e il mercante, quale tramite tra le opere e il collezionista. Un rapporto spesso dialettico, ma ineluttabile come lo è ancora oggi.
Al termine dei sei incontri in aula, si prevede l'organizzazione di una visita (facoltativa) a Venezia presso la Collezione Peggy Guggenheim, il ghetto ebraico e le sinagoghe della città.
Il viaggio non è incluso nel contributo per il corso.