Meshal ha-Qadmoni, “Favole antiche”
Tra i manoscritti ebraici ambrosiani sontuosamente miniati, che vennero per la prima volta studiati con passione e competenza nel 1972 da Luisa Mortara Ottolenghi, si cela un piccolo codice che contiene una raccolta di Favole Antiche, risalenti al secolo XIII, opera di Yitzhaq ibn Sahula, dalle quali magicamente veniamo trasportati nell’atmosfera dell’ebraismo iberico nell’età della felice fioritura letteraria, scientifica e filosofica del “secolo d’oro”. Vergato a Brescia nel 1483 in bella calligrafia ebraica ashkenazita semi-corsiva, il testo è illustrato da molte vivaci ed originali scenette a colori, delle quali una settantina sono giunte fino a noi dopo oltre mezzo millennio. Oggi questo manoscritto finalmente esce dall’ombra che lo ha protetto, grazie ad un’edizione in facsimile accompagnata da un’accurata traduzione, per la prima volta in lingua italiana, e da un apparato di studi di approfondimento, per onorare l’opera, la memoria e le opere di Luisella Bona Rachel Mortara Ottolenghi, Accademica ambrosiana, e della figlia Raffaella Marianna Fortunata Mortara.