I Podcast
Nell’ambito delle attività digitali MEB|WEB, nate durante il periodo del lockdown con l’obiettivo di mantenere vivo il rapporto col pubblico e di offrire un prodotto innovativo e sempre di qualità, presentiamo il Podcast del Museo Ebraico di Bologna.
La lettura di tre racconti tratti dalla raccolta di Nathan Englander Per alleviare insopportabili impulsi, pubblicata in Italia da Einaudi, apre la serie delle trasmissioni. Da giovedì 9 luglio con cadenza settimanale, tramite il sito e i canali social del Museo, sarà possibile ascoltare e scaricare Il gilgul di Park Avenue, La parrucca e Il ventisettesimo uomo.
Il progetto nasce dall’idea di Michele Tomasetti di ricondurre tutto il testo al sonoro, giocando su un’assenza di immagini che è libertà piuttosto che mancanza. Si dice che in scena la musica deve essere come un personaggio in più. Se tutta la struttura del racconto di Englander ha una forma musicale – che muove la narrazione e gli effetti comici – e i personaggi presentati sono anch’essi melodie, variazioni sul tema, allora l’unione fra voce e musica, fra i rumori delle azioni e dei paesaggi, risulta già organica e deve solo essere restituita in una forma il più possibile in linea con il ritmo e la musicalità che il testo già possiede. La voce (Michele Tomasetti) e la sonorità (Stefano Bossi) hanno dunque lavorato “in concerto”, rispondendosi e confrontandosi sia nel momento creativo che nella parte progettuale di ogni singolo pezzo.
Michele Tomasetti, 30 anni, nato a Rimini, frequenta il Corso superiore di attore di prosa presso la Scuola di Teatro di Bologna “A. Galante Garrone” dal 2013 al 2015. Al momento sta frequentando la scuola di perfezionamento per attori “Shakespeare School” di Torino. Attore e autore di spettacoli, è affascinato dalle molteplici forme della narrazione e di un gesto scenico concreto che non esclude la fantasia e il gioco.
Stefano Bossi, 28 anni, nato a Bologna, due anni di “Accademia Teatrale Veneta” a Venezia e diploma da attore alla “Shakespeare School” di Torino, comincia a suonare la batteria nel 2005 per poi, in contemporanea, approdare alla produzione di musica elettronica nel 2014 sotto il nome di 0_Scar. Dalla produzione eclettica, è alla ricerca di un costante dialogo tra musica-suoni-rumori e drammaturgia teatrale.
Si ringraziano Piero Capelli, Gaia Bianchini ed Elena Vereshchak per la consulenza linguistica, Tommaso Preda per la consulenza informatica, Michelangelo Righini per il supporto tecnico.