Frammenti di scienza da una Sinagoga del Cairo

Quando nel 1896 Margaret Lewis e Agnes Gibson riportarono a Cambridge un migliaio di pagine manoscritte recuperate dalla Genizah della sinagoga Ben Ezra del Cairo, le due sorelle non sapevano che la loro scoperta avrebbe rivoluzionato la nostra conoscenza dell’ebraismo medievale e non solo. La Genizah del Cairo, una stanza adibita a ricettacolo per scritti in disuso, conteneva in totale circa 350.000 frammenti manoscritti, il detrito scritto di una comunità accumulatosi per circa sei secoli.

Oltre a testi religiosi, la Genizah preserva i materiali più disparati, da petizioni alle autorità islamiche e testi poetici a liste della spesa e esercizi di scrittura.

Questa presentazione si concentrerà su un’importante porzione della Genizah: i frammenti di opere filosofiche e scientifiche dedicate allo studio della natura e del suo funzionamento. Attraverso frammenti di manoscritto a tema astronomico, astrologico, medico, alchemico e matematico sarà possibile tracciare una storia della trasmissione delle conoscenze e delle pratiche scientifiche che abbraccia il mondo antico, la tarda antichità, il medioevo islamico e le comunità ebraiche del bacino mediterraneo e dell’Europa.

Gabriele Ferrario è ricercatore al Dipartimento di Filosofia dell'Università di Bologna. Si occupa della storia delle scienze medievali e, in particolare, di alchimia. Dopo il dottorato all’Università di Venezia, ha trascorso dei peridi di post-doc al Warburg Institute (Londra), alla Chemical Heritage Foundation (ora Science History Institute - Baltimora), alla Genizah Research Unit (Cambridge, Regno Unito), al Clare Hall College (Cambridge, Regno Unito) e nel progetto ERC AlchemEast a Bologna. È stato Visiting Assistant Professor al Dipartimento di Storia della Scienza della Johns Hopkins University (Baltimora). La sua prima monografia è uscita nel 2024 e si intitola The Book on Alums and Salts by Pseudo-Rāzī. The Arabic and Hebrew traditions.