Festa Internazionale della Storia 2023
La mostra a pannelli, corredata da documenti antichi della Biblioteca Universitaria di Bologna, ripercorre la storia dell’ebraismo spagnolo in età medievale e, in modo particolare, di quel fenomeno che va sotto il nome di “marranesimo” e che contraddistingue persone e famiglie convertite a forza al cristianesimo ma segretamente ancora legate ai riti e alle tradizioni dell’ebraismo.
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Partendo dall’epoca della colonizzazione italiana, viene descritta la condizione degli ebrei di Libia, una comunità che è scomparsa definitivamente nel 1967. Le memorie personali di Gisèle Lévy, corredate di immagini, fanno da corollario al racconto.
Durante la seconda guerra mondiale il vescovo Angelo Roncalli, poi Papa Giovanni XXIII, rappresentante della comunità cattolica in Turchia, opera senza sosta per salvare ebrei in fuga dal nazismo. Saranno 24.000, secondo la stima dell’ambasciatore tedesco Von Papen, le persone scampate alla shoah grazie al futuro pontefice. Moltissimi di loro erano bambini, inviati verso la Palestina in convogli ferroviari e su navi passanti per il Bosforo, con l’ausilio di uomini di opposte provenienze e fazioni coinvolte da Roncalli in una potente rete di solidarietà.
ATTENZIONE: la presentazione del libro Memorie di un Rabbino italiano è rimandata.
Angelo Piattelli, uno degli autori, risiede in Israele e in questi giorni ha difficoltà a lasciare il suo paese e la sua famiglia. Abbiamo deciso di aspettarlo, sperando di poter riprogrammare la presentazione nel più breve tempo possibile.
Questo volume propone un’ampia selezione degli appunti e delle note raccolte dal rabbino David Prato (Livorno, 1882 - Roma, 1951) in taccuini e agende, in un arco di tempo compreso tra il marzo 1922 e il dicembre 1943. Costituisce un importante documento storico e umano, per la rilevanza degli eventi narrati e per lo spessore dei ruoli e della personalità dell’autore, che fu gran rabbino di Alessandria d’Egitto (1927-1936) e rabbino capo di Roma (1937-1938, 1945-1951).
Nelle agende, finora inedite, si leggono vicende e riflessioni, ritratti di re e dittatori, rabbini e leader politici, ma anche di figure minori di compagini comunitarie, personaggi di secondo piano del giornalismo e della politica che si susseguono in una sconfinata galleria, spesso vivacemente disegnati nei loro caratteri.
Il 16 settembre 1943, i nazisti arrestarono a Bolzano la famiglia Carpi: Renzo, sua moglie Lucia Rimini e i loro tre figli Alberto di 17 anni, Germana di 16 e Olimpia di appena 3. Un'eco di quell'arresto, rimbalzando su Mantova, arriva fino in Emilia-Romagna.
Una sorella di Lucia, Nella, abita con il marito Enzo Finzi e i suoi due figli Cesare e Manlio a Ferrara; mentre suo fratello Giuseppe abita con la moglie cattolica Lina Ardenghi e i figli Cesare, Graziana, Silvana e Mariella a Mantova.