Fernanda Wittgens. Una donna tra arte e impegno civile.

Giovedì 6 marzo 2025, ore 17 - In occasione della Giornata dei Giusti dell’Umanità 2025 e nell’ambito della Giornata internazionale della donna, un incontro dedicato alla storia di Fernanda Wittgens, ne parlano Patrizia Di Luca, Università di San Marino, e Francesca Panozzo, Museo Ebraico di Bologna. Ingresso libero.

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Fernanda Wittgens è stata una donna "a cui il destino ha dato compiti da uomo", una donna appassionata d’arte, generosa nel condividere il proprio tempo e le proprie competenze. Nella Milano dei primi decenni del Novecento, partecipa al dibattito sociale e culturale e si afferma in ambito professionale fino a diventare la prima direttrice della Pinacoteca di Brera.

Un’appartenenza europea per storia familiare, Fernanda sviluppa una mentalità aperta e lontana da pregiudizi, capace di seguire la propria coscienza piuttosto che adattarsi al conformismo politico richiesto dal fascismo.

Durante la Seconda guerra mondiale si attiva per il salvataggio delle opere d’arte della Pinacoteca di Brera e di altri importanti musei lombardi, e partecipa a una rete femminile per l’aiuto ad antifascisti ed ebrei perseguitati. Nel luglio del 1944 la rete viene scoperta e, insieme ad altre giovani donne, viene arrestata e incarcerata.

Nell’immediato dopoguerra, Fernanda Wittgens svolge un ruolo determinante per la ricostruzione della pinacoteca di Brera e si impegna per ottenere i finanziamenti necessari per restituire in breve tempo alla città un fondamentale luogo di cultura e di incontro, un “museo vivente” nel quale ciascuno, senza distinzione, possa sperimentare la forza e i valori che l’arte e la bellezza trasmettono.

Nel 1953 è tra le promotrici della grande mostra di Pablo Picasso a Milano, nella quale per la prima volta in Italia viene esposta Guernica, un’opera che documenta e condanna le guerre e le violenze che ne derivano e che testimonia il valore civile dell’arte.

Patrizia Di Luca è responsabile del Centro di ricerca sull’emigrazione del Dipartimento Storico e Giuridico dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino. Del tema delle migrazioni e della figura del migrante si è occupata in articoli e libri e in occasione di numerosi convegni cui ha partecipato.

Francesca Panozzo è laureata in Storia contemporanea ed è dottore di ricerca in Libertà fondamentali e formazioni sociali. Ha conseguito un master internazionale di II livello in Didattica della Shoah e, dopo aver frequentato diversi corsi di perfezionamento presso lo Yad Vashem di Gerusalemme, il Mémorial de la Shoah di Parigi e l'Università di Firenze, propone alle scuole progetti didattici di Storia del Novecento, con particolare attenzione ai temi della Shoah, della Resistenza, dei totalitarismi e della cittadinanza. E' responsabile per l'Istituto per la Storia della Resistenza e dell'Età contemporanea della provincia di Rimini dei viaggi nei luoghi della Storia del Novecento e collabora con Istoreco Reggio Emilia e con le Attività di Educazione della Memoria del Comune di Rimini. Dal 2017 è referente dei servizi educativi del MEB-Museo Ebraico di Bologna.

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ultima modifica 2025-03-05T12:44:52+01:00
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