Certe promesse d'amore

giovedì 13 febbraio 2025, ore 17 | Presentazione del libro "Certe promesse d'amore" di Aldo Zargani. Con Lina Zargani e Alberto Cavaglion. Ingresso libero.

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La lettera che pone fine a "certe promesse d'amore" è di Dlilah Széchenyi, pallida fanciulla ebrea di Trieste con la quale il protagonista Aldo, ebreo torinese, condivide i sentimenti e quel "supermercato di utopie" che è il dopoguerra.

Dopo la tragedia e l'orrore, pare aprirsi un mondo di possibilità infinite. Per un giovane ebreo c'è la scommessa del sionismo, di una patria per il popolo errante, Israele, dove immaginare una società nuova.

Proprio la crisi di quegli ideali, il sionismo e il socialismo, è in contrappunto con la parabola amorosa, tema del libro, scritto con accuratezza musicale e risultato di un raro e severo filtraggio delle parole.

Nella casa di Trieste in cui il protagonista va ospite d'estate, fra bagni di mare e campeggi, discussioni e baci, giganteggia la figura del padre di Dlilah, il medico Giula Széchenyi, ungherese di origini, triestino di adozione, scettico sul sionismo.

La sua malinconica figura, che arricchisce la migliore galleria dei "grandi padri" della letteratura europea, viene evidenziata dalla temeraria stima di sé, da un'arroganza ancor più frequente dell'ira, da un'immagine di terrificante profeta.

Aldo Zargani (1933 - 2020), scrittore ebreo sopravvissuto alla Shoah, dopo la guerra ha lavorato alla RAI. Ha pubblicato con il Mulino Per violino solo, tradotto anche in tedesco, inglese e francese, e con Marsilio il libro In bilico. Tre suoi racconti inediti in italiano sono stati tradotti in Francia con il titolo L'odeur du lac.

Alberto Cavaglion insegna Storia dell’Ebraismo (Università di Firenze). Oltre al commento a Se questo è un uomo (Einaudi, 2012) e la Guida a ‘Se questo è un uomo’ (Carocci, 2020) ha tra l’altro pubblicato: La Resistenza spiegata a mia figlia (Feltrinelli, terza ed. 2023); Decontaminare le memorie. Luoghi, libri, sogni (Add, 2021); La misura dell’inatteso. Ebraismo e cultura italiana 1815-1988 (Viella, 2022); L’astuto imbecille e altri saggi sveviani (Edizioni di Storia e Letteratura, 2024).

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ultima modifica 2025-02-13T17:29:26+01:00
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