Giulio Supino

(Firenze, 8/10/1898 – Bologna, 5/7/1978)

Giulio Supino, di origine ebraica, è figlio del pittore Igino Benvenuto Supino, che fu docente e preside alla facoltà di Lettere dell’Università di Bologna, città nella quale si trasferisce fin da piccolo. Dopo aver partecipato alla prima guerra mondiale ottenendo due croci al merito, ritorna a Bologna dove si laurea in ingegneria e in matematica. Dalla fine degli anni ’20 ricopre diversi insegnamenti all’interno dell’ateneo bolognese, finché, con le leggi razziali del 1938, non è costretto a ritirarsi riprendendo la sua attività di docente tra il 1941 e il 1943 all’Università clandestina di Roma, istituita da Guido Castelnuovo per la formazione dei giovani ebrei. Prende parte alla lotta di liberazione con il Partito d’Azione.

Dopo la guerra riprende l’insegnamento universitario a Bologna fino al 1968 e dal 1965 ricopre gli incarichi di preside della facoltà di Ingegneria e di vicerettore. Membro dell’Accademia dei Lincei, dell’Accademia delle Scienze di Bologna e di Torino e dell’Accademia dei Georgofili di Firenze, è tra i fondatori dell’Unione Matematica Italiana. È anche membro del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, del Consiglio Superiore di Sanità e del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione.

"Ricordo che per molti mesi l’unica tranquillità che Camilla e io avemmo nel nostro rifugio fu la promessa che ci aveva fatto la signora che ci ospitava, che se i tedeschi ci avessero preso lei avrebbe detto: La bimba è mia!”.

Giulio_Supino.jpg Lettera Berti a Supino.jpg Lettera di Supino a Berti.jpg

Foto:

1.Giulio Supino (Wikimedia Commons)

2.Lettera di Berti a Supino (Archivio Istituto storico Parri)

3.Lettera di Supino a Berti (Archivio Istituto storico Parri)

 

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ultima modifica 2021-01-29T11:50:31+01:00
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